Alla luce del grido “mai più!”, i nostri Padri Fondatori hanno dato inizio al Progetto Europeo dopo tre decenni di guerra civile europea. Il continente europeo, teatro di efferate violenze e inenarrabili crimini di guerra nel corso dei secoli, 74 anni fa ha condiviso le risorse di carbone e acciaio, utilizzate per costruire armamenti, con l’intento di evitare una simile tragedia.

I nostri padri fondatori hanno riconosciuto il fallimento dello Stato Nazionale e dei nazionalismi, così come del sistema politico-sociale progettato per alimentare le guerre mondiali. Dopo la caduta del Muro di Berlino, l’Unione Europea ha promosso i suoi principi nelle relazioni internazionali, intensificando i contatti e stringendo legami globali.

In questa Giornata dell’Europa, in cui si celebra la nascita del progetto europeo con la CECA, a seguito della Seconda Guerra Mondiale, è cruciale rinnovare l’impegno per non ripetere gli errori del passato e ribadire il valore della Pace.

Ora più che mai, c’è bisogno di rinnovare il Progetto Europeo basato su principi pacifici di scambio culturale, sociale, commerciale e politico. È essenziale una politica estera capace di favorire l’efficacia della diplomazia, risolvere conflitti, ristabilire legami tra popoli e cancellare definitivamente i confini nazionali, fonte di sofferenza per i giovani europei del passato e dei nostri giorni.