In piazza a Roma per “Un futuro più giusto”
Sono oltre 160 i bergamaschi che hanno partecipato alla manifestazione nazionale organizzata dal Partito Democratico in piazza del Popolo nella giornata di sabato 11 dicembre. “Per un futuro più giusto. L’alternativa c’è” è il titolo della manifestazione e il messaggio che il PD lancia agli italiani; equità, pace, diritti civili e sociali, sanità pubblica, lavoro e sostenibilità sono alcune delle parole chiave.
“Ad un Governo che colpisce le famiglie ma accarezza chi ha le rendite – spiega il segretario provinciale Gabriele Giudici – rispondiamo con la necessità di stipendi più alti e la proposta di introduzione del salario minimo. Ad un Governo appiattito nella dimensione internazionale ribadiamo la necessità che l’Italia diventi un attore di pace nel Mediterraneo. Ad un Governo che vuole togliere parola al parlamento rispondiamo con più partecipazione e con questa manifestazione…”.
“Il PD bergamasco quindi risponde “presente” con forza e convinzione e con oltre 160 partecipanti ad un viaggio di quasi 1000 km in un solo giorno – dichiara il responsabile organizzativo della segreteria provinciale Marco Redolfi -; Bergamo è seconda solo al capoluogo di Regione per partecipazione, questo ci riempie d’orgoglio. Si tratta un segnale di unità importante del nostro partito”.
La partecipazione è trasversale: in piazza non c’erano solo giovani e giovanissimi (alcuni con meno di 20 anni), ma anche numerose famiglie e alcuni ultra 80enni, “perché la voglia di sostenere le proposte politiche del PD non ha età – prosegue Redolfi – consapevoli che il Governo, disastro dopo disastro, sta compromettendo il presente e futuro del nostro paese”.
“La piazza ha dato voce agli italiani che dopo un anno di Governo Meloni stanno peggio – dichiara il vicesegretario regionale Matteo Rossi – è stata la piazza dei diritti sociali, delle famiglie che stanno facendo i conti con il carovita, di chi rivendica il diritto alla salute, al lavoro, e che si batte per la transizione e ecologica e la giustizia sociale. Dalla Lombardia partiranno 2.000 persone con tre treni speciali per unire l’opposizione alla giunta Fontana con quella al governo Meloni”.