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Tommaso Nannicini e Irene Tinagli






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Ricostruire l’Italia dopo la Pandemia. Economia e riforme per rinnovare il Paese.
ne parliamo in diretta sulla pagina Facebook del PDBergamo con:

  • Tommaso Nannicini, senatore

  • Irene Tinagli, eurodeputata


Facendo leva sulla spesa, il Governo sta agendo allo scopo di riavviare il motore economico e produttivo del Paese, dopo aver superato la fase più acuta dell’emergenza sanitaria. Il Paese ha tuttavia davanti a se una sfida ancora più difficile, quella di ricostruire un tessuto economico e produttivo sfibrato dalla crisi.

Con il decreto-legge cd. “Rilancio”, il Governo ha proseguito l’azione di sostegno all’economia avviata dai decreti cd. “Cura Italia” e “Liquidità”, ma ha anche compiuto un passo in più, ponendo le basi per una vera ripartenza economica del Paese. Il provvedimento ha stanziato 55 miliardi di euro misurati in termini di indebitamento netto, e che vale 155 miliardi di euro in termini di saldo netto da finanziare.

Accanto alla necessaria prosecuzione delle misure di sostegno alle famiglie e alle imprese, perciò, il Governo ha voluto concentrare risorse significative nei settori di maggiore interesse strategico per la crescita futura. Fra i principali: la scuola, l’università, la ricerca, la sanità, il turismo, il settore edilizio.

Gli interventi sin qui disposti costituiscono una linea di protezione necessaria ma che non può esaurire le azioni da mettere in campo per riattivare l’economia del Paese.

Messo al sicuro il Paese, compito della politica tutta è quello di lavorare per elaborare un ampio programma di rinascita economica e sociale, insieme alle migliori energie del Paese.

Il primo tassello di questo progetto riformatore non può che essere una drastica semplificazione della macchina burocratica, un’architettura che, a causa delle sue eccessive complessità, ha rallentato oltre misura l’arrivo a destinazione delle risorse pubbliche stanziate, e ha quindi impedito il rafforzamento del capitale infrastrutturale del nostro Paese.

Un’altra sfida sarà promuovere una rivoluzione culturale nella pubblica amministrazione e non da ultimo rendere più attrattivo il nostro ordinamento giuridico a beneficio delle imprese, al fine di trattenere o attirare quanti più investimenti possibili sul nostro territorio.
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Partito Democratico Bergamo
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