Sanità, un patrimonio da salvare
In questi mesi abbiamo insistito molto sul tema della Sanità: stiamo da oltre un anno vivendo un dramma che ha messo in piena luce i gravi errori che le Giunte regionali che si sono succedute in Lombardia in quasi trent’anni, tutte guidate dal centrodestra, da Formigoni a Maroni a Fontana.
Tra tutti il più evidente è lo smantellamento sistematico compiuto sulla medicina territoriale: se fino all’anno scorso ne era stato pagato il prezzo sottotraccia, da quanti vivevano il dramma della malattia, ora la pandemia ne ha mostrato il costo spropositato a tutti, insieme allo sconvolgimento che proprio il CoViD-19 ha portato nelle nostre vite.
Il Partito Democratico lombardo sa che un sistema socio-sanitario degno di questo nome deve invece fondarsi sui cardini della presenza concreta sul territorio e della prevenzione, entrambi fondati proprio su una concezione territoriale della Sanità e della medicina.
Ora la Regione dovrà impegnarsi nella riforma della legge 23/2015, la cui sperimentazione è scaduta a dicembre 2020 e per la modifica della quale il Ministero della Salute ha indicato 120 giorni di tempo.
In vista di questo enorme lavoro
abbiamo anzitutto ascoltato gli esperti e aperto il dialogo con il territorio, le parti sociali, le categorie: dall’impegno del nostro Forum regionale Sanità sono venute proposte che poi il Gruppo PD in Regione Lombardia ha ulteriormente raffinato in un
documento approvato dalla Direzione regionale del partito.
Proseguiamo a lavorare ancora, a partire da questo documento, in tutti i Circoli, mantenendo aperti quel dialogo e quel confronto su cui anche Enrico Letta ha richiamato il Partito Democratico nel suo primo atto da Segretario nazionale.
Lunedì 3 maggio alle ore 20.45, attraverso una serata di formazione e dialogo, ci facciamo guidare dai nostri istituzionali perché ci aiutino a conoscere, comprendere e promuovere un nuovo modello di sanità.
La Lombardia ha bisogno di un sistema sanitario adeguato a una Regione vasta ed eterogenea come la nostra, che va dalla bassa mantovana sino all’alta Montagna, dal Lago di Garda al Lago Maggiore, dalla Lomellina alle Prealpi: siamo la più popolosa tra le Regioni italiane e abbiamo un grande contributo da dare anche alla costruzione di un ragionamento ampio, nazionale.
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