Il Partito Democratico conferma con determinazione la propria contrarietà alla realizzazione del nuovo iinceneritore di Montello. Un’opera considerata dal PD Bergamasco sbagliata per localizzazione e regia.
Per fare chiarezza, rafforzare le azioni comuni e promuovere un confronto pubblico su un nuovo modello di sviluppo sostenibile, i circoli PD della Valle Cavallina e di Trescore Balneario, insieme al PD Provinciale, organizzano un’assemblea pubblica aperta alla cittadinanza:
Mercoledì 14 maggio 2025
Ore 20:30
Sala Cineteatro Carisma – Via Vimercati Sozzi, 42, Gorlago
Saluti:
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Gabriele Giudici, Segretario provinciale PD Bergamo
Modera:
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Patrizio Ongaro, Segretario PD Trescore
Interventi:
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Franco Gangemi, Segretario Legambiente Basso Sebino
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Dott. Marco Caldiroli, Medicina Democratica Lombardia
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Roberto Scarpellini, Sindaco di Bagnatica
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Davide Casati, Consigliere Regionale
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Carla Rocca, Delegata Ambiente PD Bergamo, già Sindaca di Solza
“La realizzazione di un ulteriore impianto in zone agricole di pregio e ad alto valore naturalistico, come la Valcalepio D.O.C. e le oasi e PLIS circostanti si scontra con la vocazione del territorio – dichiara il segretario provinciale PD Gabriele Giudici. Vogliamo una revisione al Piano Rifiuti per la Lombardia, che ancora una volta abdica al suo ruolo politico e lascia fare al mercato quello che vuole, senza una programmazione e senza benefici per le nostre comunità. La Regione deve cambiare subito la normativa concessa e deve rimettere al centro la salute dei cittadini, la tutela dell’ambiente e una gestione sostenibile dei materiali. Diciamo no a questo impianto, condividendo le azioni dei Sindaci, che per primi si sono mossi, chiedendo contestualmente un cambio della normativa regionale.”
Patrizio Ongaro, segretario PD Trescore, aggiunge: “Ribadiamo il nostro no per i tempi, i luoghi ed il come questa iniziativa è nata. Riaffermiamo il ruolo centrale della politica per la programmazione ed il coordinamento di queste iniziative. Sosteniamo pienamente l’impegno di Sindaci e Comitati locali che stanno combattendo contro questa decisione insensata. È il momento di dire basta: la Bergamasca non può essere la discarica d’Italia!”