Pedersoli (PD): “La riforma Nordio è un attacco ai valori fondamentali della Costituzione”
In merito allo sciopero della magistratura che il 27 febbraio paralizzerà il settore della giustizia, Il Partito Democratico bergamasco vuole sottolineare come le ragioni della protesta siano profonde e meritino la massima attenzione..
“La riforma Nordio, insieme a quelle sul premierato e sull’autonomia differenziata, si inserisce in un disegno complessivo di attacco ai valori fondamentali della nostra Carta costituzionale” – dichiara l’avvocato
Federico Pedersoli, responsabile Giustizia del PD Bergamo –.
“La separazione delle carriere, oltre a indebolire la magistratura frammentandola senza reali benefici per il cittadino (dato che le funzioni sono già sostanzialmente distinte), rischia di creare un ‘quarto potere’, a metà tra quello giudiziario e quello esecutivo. Il risultato sarebbe l’opposto di quello auspicato: un giudice più debole e un pubblico ministero a rischio di eterodirezione, mosso da una logica securitaria e da una visione competitiva del processo”.
“La politica giudiziaria di questa destra di governo – prosegue
Pedersoli – non solo allenta i controlli su reati sentinella nella pubblica amministrazione, come dimostra l’abrogazione dell’abuso d’ufficio, ma predica una lotta alle mafie mentre, di fatto, adotta provvedimenti che ne ostacolano il contrasto, come la riduzione del periodo di intercettazioni anche per reati gravi. Si tratta di una strategia pericolosa. Ciò di cui la giustizia ha davvero bisogno sono più magistrati, più personale amministrativo, una maggiore efficienza degli uffici, una seria depenalizzazione (molti dei 30 nuovi reati introdotti sono inutili, propagandistici o persino incostituzionali) e un’attenzione concreta a un sistema carcerario dignitoso, con misure alternative e percorsi di rieducazione, unica strada per ridurre la recidiva”.
“Questa riforma è inutile e dannosa per i cittadini: forte con i deboli e debole con i forti”, conclude l’avvocato
Pedersoli.