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Inceneritore di Montello, Giudici: L’impianto non s’ha da fare.

Il Partito Democratico Bergamasco torna ad esprimere il suo parere negativo sulla questione ribadendo il proprio sostegno ai 42 sindaci del territorio che hanno già espresso la loro contrarietà sul progetto.

“Come politica e come amministratori del nostro territorio siamo chiamati a prendere posizioni che tutelino la sensibilità della cittadinanza”, dichiara il segretario provinciale Gabriele Giudici. “Nel caso specifico dell’inceneritore di Montello aggraverebbe il carico di rifiuti bruciati sul territorio e si inserisce in una zona delicata, in una regione già fortemente compromessa sotto il profilo ambientale. C’è la voce di migliaia di cittadini che hanno espresso il loro dissenso attraverso una raccolta firme e 42 sindaci contrari, un ordine del giorno votato dal consiglio provinciale e l’attività dei consiglieri regionali, che ringrazio. Un sostegno che trascende lo spettro politico ed un segnale che non può essere ignorato”.

La posizione del PD sia il frutto di un confronto approfondito con referenti provinciali, sindaci e consiglieri regionali: “viviamo già in una delle zone più inquinate d’Europa e spesso, come in questi giorni, vediamo quanto il prodotto delle combustioni incida sulla qualità dell’aria che tutti noi respiriamo, la Bergamasca non ha bisogno di nuovi inceneritori che aggraverebbero ulteriormente il problema. In Lombardia è attivo un terzo di tutti i termovalorizzatori italiani e, oltre a smaltire i nostri rifiuti, importiamo anche quelli da altre regioni. Un ulteriore impianto sarebbe ingiustificato: aumentare la capacità di termovalorizzazione significherebbe incentivare l’incenerimento di rifiuti e, di conseguenza, peggiorare la qualità dell’aria e la vivibilità del territorio”, conclude Giudici.

“I cittadini bergamaschi si sono, da sempre,impegnati nell incentivare la raccolta differenziata con l’aumento del riciclo”, aggiunge la responsabile ambiente provinciale dei dem, Carla Rocca. “Hanno ben capito che è importante e lo conferma il dato della raccolta differenziata che è in costante aumento dal 2005, sino ad arrivare al 80% in tutta la provincia nell’ultimo anno. Non si comprende dunque la necessità di aumentare la capacità di incenerimento nella nostra provincia. L’eventuale scelta di permettere alla Montello di fare un ulteriore inceneritore è una mancanza di rispetto della volontà della cittadinanza della nostra provincia, una presa in giro verso l’impegno che hanno profuso nel sostenere la loro posizione, conclude Rocca.

“L’interesse privato non può prevalere su quello della cittadinanza”, dichiara il segretario provinciale dei Giovani Dem bergamaschi, Lorenzo Lazzaris, sottolineando la drastica situazione dell’inquinamento in Lombardia – secondo Legambiente nel 2024 più di 65 giorni sopra la soglia di PM10 consentita dalla normativa vigente a Milano e 40 nel capoluogo orobico in uno degli anni più piovosi. “Se l’impatto di un singolo impianto può essere considerato minimo su scala regionale, non lo sarà certamente per le persone che quel territorio lo abitano, ma soprattutto rappresenta la creazione di un precedente che ci porta nella direzione sbagliata. Se da un lato la Bergamasca è tra le prime province italiane per raccolta differenziata, è anche vero che i dati annuali di rifiuti totali sono in aumento. Guardando ad un futuro sostenibile il nostro compito è trovare una soluzione che ci permetta la limitazione della produzione di rifiuti, conclude Lazzaris.

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