Giudici: La piazza ha risposto in maniera decisa alle decisioni di un Governo sempre più lontano dalle vere necessità della cittadinanza del nostro paeseBergamo, 29 novembre 2024 – “Un corteo di più di 4000 mila persone, tra lavoratrici, lavoratori, studentesse, studenti, rappresentanti degli enti locali, ricercatrici e ricercatori che si all’unisono hanno chiesto a gran voce rispetto e dignità dal Governo Meloni.” – così commenta il segretario provinciale PD Gabriele Giudici lo sciopero generale di oggi indetto dalla CGIL-UIL a cui il PD ed i GD bergamaschi hanno aderito. “ Lo sciopero è un diritto garantito dalla Costituzione e la grande adesione di questa mattina dimostra che ancora oggi è una modalità di rivendicazione forte capace di coinvolgere non solo i sindacati, ma anche altre realtà locali in maniera trasversale. Il Governo deve garantire il diritto di sciopero e dimostrare rispetto di questo diritto a lavoratrici e lavoratori. Il PD Bergamasco è a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori, di quelle persone che oggi erano in piazza e di quelle persone che sono state penalizzate da questa manovra di bilancio recessiva, a fianco di quelle persone che hanno visto il loro potere d’acquisto affossare a causa di un governo che non investe nei settori chiave del nostro paese e che tiene sotto chiave gli aumenti salariali. La piazza di oggi ha risposto in maniera decisa alle decisioni di un Governo sempre più lontano dalle vere necessità della cittadinanza del nostro paese.” Conclude Giudici. “Le penalizzazioni di questa legge di bilancio colpiscono la cittadinanza in maniera trasversale”, aggiunge il segretario PD Cittadino Alessandro De Bernardis che sottolinea l’impatto che i tagli agli enti locali hanno sui servizi erogati dalle amministrazioni comunali alla comunità. “L’esempio per Bergamo è lampante, i fondi PNRR ci hanno permesso di dare alla comunità 5 nuovi asili nido per ridurre le liste d’attesa, ma i tagli inseriti nella nuova legge di bilancio tolgono al comune fondi fondamentali per il personale che poi dovrebbe gestire queste strutture e ed erogare l’offerta formativa”.“La nostra adesione nasce in risposta ad una Manovra economica di Governo profondamente iniqua, che colpisce in modo particolare la nostra generazione, gli under 30”. – dichiara Lorenzo Lazzaris, segretario dei giovani dem bergamaschi. “Un esempio emblematico è rappresentato dai tagli all’ università e alla ricerca, una situazione già critica aggravata dalla persistente carenza di fondi regionali per il diritto allo studio. La manovra del governo prevede un possibile taglio fino al 4% al Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) di ogni singolo ateneo. A ciò si aggiunge un tentativo di riforma del governo che precarizza ulteriormente i lavoratori della ricerca. In questo contesto, grazie a un lavoro congiunto tra la nostra federazione, il consigliere regionale Paolo Romano e la federazione regionale GD, abbiamo presentato ieri sera, grazie al consigliere comunale Marco Previtali, un ordine del giorno al Consiglio Comunale di Bergamo che impegna la giunta comunale ad attivarsi con la giunta regionale affinché questi tagli vengano assorbiti da Regione Lombardia e permetta agli atenei di non rinunciare ad ulteriori servizi a discapito della popolazione studentesca. I Giovani Democratici non possono rimanere in silenzio.” conclude Lazzaris.