IL PD IN PIAZZA IL 25 NOVEMBRE: prevenzione, educazione e risorse per un futuro senza disuguaglianze.
IL PD IN PIAZZA IL 25 NOVEMBRE: prevenzione, educazione e risorse per un futuro senza disuguaglianze.
Bergamo, 24 novembre 2024 – Il Partito Democratico Bergamasco aderisce alla manifestazione promossa dalla Rete Bergamasca contro la violenza di genere, in programma il 25 novembre alle ore 18, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
“In Italia ogni due giorni una donna è vittima di femminicidio. Dall’inizio dell’anno ad oggi, in Italia, oltre novanta donne sono state uccise. Di queste, il 90% in ambito familiare. I centri antiviolenza della nostra Provincia, solo nel 2024, sono stati contattati da oltre mille donne, in crescita il numero delle giovani donne. Questi dati ci dicono che il fenomeno della violenza maschile contro le donne è un fenomeno strutturale, sociale e culturale che deriva dalla disparità di potere tra uomini e donne nella nostra società. Per questo sono inaccettabili e condanniamo le dichiarazioni del Ministro Valditara che strumentalizzano il fenomeno della violenza contro le donne attribuendone la crescita alla presenza di immigrati. Parole che dovrebbero indignare tutti. Ma così non è.” Dichiara Romina Russo, Portavoce della conferenza delle donne democratiche di Bergamo.
“È fondamentale riconoscere che, accanto alla lotta contro la violenza, è altrettanto necessario investire nella prevenzione. Recenti studi condotti da diverse associazioni evidenziano come molti adolescenti non abbiano gli strumenti necessari per riconoscere i segnali della violenza di genere”, afferma il segretario provinciale del Partito Democratico Bergamasco, Gabriele Giudici.
“In particolare, una ricerca della Fondazione Libellula ha rivelato che il 56% degli adolescenti considera la gelosia un’espressione d’amore. Questo dato ci invita a riflettere e a intervenire: la prevenzione deve partire dall’educazione, soprattutto tra i più giovani. Solo promuovendo una cultura del rispetto e contrastando gli stereotipi e i modelli comportamentali sbagliati, possiamo costruire le basi per un futuro senza violenza di genere”, prosegue Giudici.
“Sono i giovani che devono compiere il primo passo verso la risoluzione di un problema che è fondamentalmente sistemico – dichiara Lorenzo Lazzaris, segretario dei giovani dem bergamaschi che saranno anche loro in piazza il 25 novembre. “E invece, in Italia ma non solo, i più giovani sono ancora vittime del sistema di retoriche e valori malati che sono la fonte prima della violenza di genere. I dati non mentono, troppi giovani vedono come normali dei comportamenti e delle modalità di relazione tossiche, sbilanciate verso la gelosia estrema e addirittura violente. Ed é proprio questa normalizzazione della violenza, della gelosia e della tossicità nelle relazioni che dimostra la natura sistemica del problema della violenza maschile sulle donne, e che stabilisce la necessità di una ricerca sistemica delle soluzioni.” conclude Lazzaris.
“Continuiamo a lottare affinché si investa di più nelle misure di contrasto alla violenza sulle donne, dalla prevenzione alla formazione, alle risorse ai centri antiviolenza che accolgono e accompagnano le donne nel loro percorso di fuoriuscita dalla violenza, nel sostegno all’autonomia delle donne, dalla casa al lavoro. Vogliamo che vengano approvate subito le nostre proposte di legge in materia di consenso, vogliamo che venga istituito un fondo destinato ad introdurre nelle scuole l’insegnamento dell’educazione affettiva e sessuale, vogliamo una reale prevenzione e protezione attraverso l’assegnazione di risorse adeguate ai centri antiviolenza, vogliamo che vengano stanziate da subito in manovra maggiori risorse per l’autonomia, per le pari opportunità, il reddito di libertà per tutte le donne vittime non autonome e la formazione obbligatoria di tutte le operatrici ed operatori pubblici.” Sottolinea la portavoce Russo.
“Il Partito Democratico Bergamasco ribadisce la necessità di un’azione coordinata tra istituzioni, scuole e associazioni, per sensibilizzare e formare le nuove generazioni su temi come il consenso, il rispetto reciproco e l’uguaglianza di genere. Dobbiamo continuare verso un lavoro costante di prevenzione e sensibilizzazione, affinché il cambiamento culturale diventi una realtà concreta.” conclude il segretario Giudici.