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Ad elezioni concluse il Governo approva il taglio di 4 milioni di euro ai comuni bergamaschi.

Con una comunicazione del Ministero dell’Interno, il Governo Meloni ha confermato il taglio di quasi 4 milioni di euro alla spesa corrente destinata ai comuni della provincia di Bergamo per il 2024, con una previsione di 19 milioni in 5 anni. “Si conferma l’ipotesi della doccia gelata per le famiglie e i comuni bergamaschi che avevamo ipotizzato un mese fa. Ci dispiace vedere come Meloni scelga di penalizzare in maniera più forte realtà virtuose, come il Comune di Bergamo, che sono riuscite ad assorbire più fondi dal PNRR. Ancora una volta, questo governo dimostra di non essere dalla parte delle cittadine e dei cittadini, privando i loro comuni di fondi cruciali che potevano essere impiegati nel sociale e nelle infrastrutture comunali. Posticipare questa decisione a dopo le elezioni, nella speranza di far passare inosservato un taglio così significativo, rivela un governo più preoccupato della propria sopravvivenza che dei cittadini e del territorio,” dichiara il segretario provinciale dem bergamasco, Gabriele Giudici. “Sui tagli ai comuni la nuova ipotesi del governo rimane sbagliata e inaccettabile. Il lavoro di mediazione di ANCI ha limitato alcune evidenti distorsioni della proposta iniziale presentata (e rapidamente accantonata) prima delle elezioni europee, ma purtroppo il problema sta nel manico, nella norma della legge di bilancio 2024 con cui il governo Meloni ha deciso inopinatamente di tagliare i trasferimenti per i comuni e gli enti di area vasta, legando questi tagli anche alle risorse ricevute dal PNRR e dai fondi per investimenti. Continueremo a batterci perché il governo faccia marcia indietro,” afferma il senatore dem bergamasco Antonio Misiani. “La destra svela la sua natura e continua con la solita vecchia ricetta dei tagli agli enti locali. Continuano a riempirsi la bocca della parola “autonomia”, ma alla prova dei fatti dimostrano di penalizzare le autonomie locali. Tutto ciò significa che sarà più faticoso chiudere i bilanci e quindi non solo sarà difficile erogare i nuovi servizi che discendono dagli investimenti PNRR, ma sarà complesso anche solo mantenere i servizi esistenti. Ci uniamo alle richieste dei tanti sindaci lombardi, tra i quali la sindaca di Bergamo Elena Carnevali, che hanno sottoscritto l’appello di ALI per chiedere al governo di incrementare le risorse di parte corrente e di alleggerire i troppi vincoli a cui devono sottostare i bilanci comunali”, aggiunge il responsabile enti locali del PD Bergamasco, Daniele Pinotti. Anche i consiglieri regionali dem bergamaschi esprimono la loro preoccupazione. “Con i governi di cui ha fatto parte il Partito Democratico si era archiviata la stagione dei tagli, del patto di stabilità che strozzava i comuni, dei Sindaci di ogni colore politico in piazza per protestare. Non abbiamo più assistito a questo per quasi dieci anni. Ora però si rischia di tornare ad un Governo che chiede ai comuni ulteriori sacrifici che questi non possono sostenere,” sottolinea Jacopo Scandella. “Il governo nazionale continua a colpire gli enti locali con tagli drastici e indiscriminati, afferma il consigliere regionale Davide Casati. “La decisione di ridurre i fondi destinati agli enti locali per i prossimi cinque anni rappresenta un duro colpo anche per la Lombardia: per il solo 2024 il governo taglia 47 milioni di euro ai Comuni lombardi, risorse che sono vitali per garantire servizi ai cittadini e per la tenuta dei bilanci pubblici. Il Governo dimostra ancora una volta di essere ostile alle esigenze dei territori. Di fronte a questi tagli, il silenzio e l’immobilismo della Giunta della Lombardia è inaccettabile. È tempo che il Presidente Fontana inizi a fare veramente gli interessi dei lombardi, opponendosi a queste misure ingiuste,” conclude Casati.
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