Bergamo Europa, Barley: “Scioccata quando ho sentito che qui in Italia il governo ha fatto dietrofront sulla legge del salario minimo.”
Nella mattinata si è svolto il convegno organizzato dalla federazione provinciale del Partito Democratico di Bergamo intitolato “Bergamo, Europa – le sfide nel mondo del lavoro” alla presenza della vicepresidente del Parlamento Europeo Katarina Barley.
Nella sala Alabastro del Centro Congressi Bergamo i dem hanno messo al centro del dibattito quelle che sono le caratteristiche del mondo lavorativo della bergamasca insieme ai trend europei rimarcando la necessità di un “lavoro buono” e di una solidità contrattuale che spesso manca, soprattutto per quanto riguarda i giovani.
“E’ un grande onore essere qui a Bergamo – esordisce la vicepresidente Barley, un territorio accomunato con la mia città natale di Treviri dalla “blue banana” , la dorsale di sviluppo economico e demografico dell’Europa occidentale. Un elemento diverso molto importante però ci divide: la mancanza di un salario unico. Sono rimasta scioccata quando ho sentito che qui in Italia, su proposta del Partito Democratico, il governo ha fatto dietrofront sulla legge del salario minimo, nel ventunesimo secolo non può essere questa la norma. La mancanza di un sistema di welfare efficiente e di adeguate tutele per i lavoratori aumenta le disuguaglianze e incentiva il lavoro in nero e la criminalità. Per noi del gruppo Socialisti e Democratici è di fondamentale importanza lottare contro queste dinamiche e dare supporto massimo ai sindacati e ai rappresentanti sindacali all’interno delle aziende. ”- rimarca Barley.
Fra gli interventi, anche la candidata sindaca Elena Carnevali che fa il punto sul lavoro giovanile e sulle opportunità che Bergamo, città che si ispira ai modelli delle migliori città europee, deve riservare loro: “Nonostante le sfide legate alle performance economiche, i giovani stanno emergendo con pratiche di resistenza e di negoziazione, rivendicando una qualità del lavoro che armonizzi le loro esigenze di realizzazione personale con la salvaguardia dei propri spazi di vita. Voglio rendere la città sempre più a misura di giovani, adottando nuove strategie per rendere il contesto urbano più attrattivo e più adatto alle loro esigenze” dichiara la candidata sindaca Elena Carnevali.
“Bergamo è ai minimi in termini di disoccupazione, è diventata nel 2023 la quarta provincia in termini di esportazioni a quattro anni dal punto critico dettato dalla crisi pandemica, un risultato tutt’altro che scontato. La nostra possibilità di creare ricchezza è però a rischio, sia per la scarsa visione e incisività delle politiche di questo Governo, sia per le dinamiche demografiche, che vedranno la Lombardia perdere 2,5 milioni di abitanti entro il 2040. Guardare all’Europa è quindi estremamente importante per la quantità e la qualità di investimenti che la scala europea può portare sul nostro territorio che di fronte a un deficit nazionale di bilancio importante fatica a fare grandi investimenti. – dichiara il sindaco Giorgio Gori.
Chiude la mattinata la relazione del Segretario Provinciale Gabriele Giudici: “Bergamo è l’Europa e l’Europa è Bergamo. Gli investimenti portano innovazione, l’innovazione porta competitività e la competitivà è la base per un continuo miglioramento delle condizioni di lavoro, dal punto di vista dei tempi e dei salari.
L’Unione può contribuire in maniera significativa per portare investimenti e innovazione sul territorio. Allo stesso tempo la politica bergamasca da noi auspicata si deve inserire in questo percorso (con sindacati e ass. di Categoria), lavorando per aiutare l’innovazione e la digitalizzazione delle PMI, delle imprese artigiane e portando alla conversione ecologica per rendere la realtà orobica più competitiva. Abbiamo bisogno di migliori salari e di una concigliazione migliore dei tempi vita-lavoro. L’Europa traccia la strada, anche a noi bergamaschi il compito di costruirla.”