PD REGIONALE IN PRESIDIO A ZINGONIA PER UNA SANITÀ UNIVERSALE
Majorino: Dobbiamo garantire il carattere universalistico della sanità.
Zingonia 9 febbraio 2024 – “Vogliamo una sanità per tutti, ed universalistica, che guardi alla cartella clinica delle persone e non dell’ampiezza del loro portafoglio. Per questo vogliamo una sanità incentrata sul servizio pubblico e che sia di maggiore qualità. Nella nostra regione abbiamo strutture e professionalità all’avanguardia, ma è la qualità della gestione politica portata avanti dalla Giunta Regionale a non essere adeguata all’abnegazione al lavoro di medici ed infermieri.” Dichiara Gabriele Giudici in apertura del presidio a Zingonia.
“Continua il nostro tour nelle Lombardie per confrontarci con i territori e per ascoltare e verificare i punti di vista su come la regione possa essere più utile e più giusta per far crescere di più le nostre comunità. Il tema della sanità è gigantesco dal punto di vista della competenza diretta della regione e delle sue scelte fatte in questi anni. La ricchezza non è accompagnata da una politica lungamente e giusta: non possiamo dire ai cittadini lombardi – volete farvi curare, pagate! È un principio che colpisce al cuore l’istituzione del servizio sanitario nazionale che l’Europa intera ci invidia. Siamo passati in 4 anni da 1 lombardo su 20 che rinunciava a curarsi a un lombardo su nove, è un numero per noi inaccettabile. Dobbiamo garantire il carattere universalistico della sanità. Dobbiamo cambiare radicalmente e mettere mano al finanziamento della sanità, motivo per cui abbiamo presentato una p.d.l. regionale per portare avanti una lotta anche dalla Lombardia sul tema del finanziamento nazionale della sanità, necessitiamo di nuove scelte e nuove regole. Pubblico e privato possono convivere ma l’interesse pubblico deve determinare le scelte.” Dichiara il capogruppo PD in regione. Pierfrancesco Majorino
“Sono cresciuto con l’idea proprio del pronto soccorso che il codice rosso passa davanti a tutti, cioè la persona che ha più bisogno è quella che deve essere curata per prima. Oggi invece la sanità Lombarda funziona per cui quello che passa davanti a tutti è quello che ha più soldi e questo principio è un principio ingiusto. La presenza di oggi è un simbolo che ci vede diversi nella nostra impostazione politica rispetto a quella di Chi ha governato questi anni la regione. La battaglia non è tanto contro una singola struttura, o un singolo servizio, ma è per un principio: quello dell’uguaglianza delle opportunità. Solo la buona politica può cambiare questa impostazione.” Rimarca il consigliere dem Jacopo Scandella.
“Il sistema sanitario così come è non regge più: bisogna rivedere le regole attraverso le quali vengono assegnati i budget alle strutture pubbliche e private accreditate, per evitare che ci si concentri più sulle prestazioni remunerative che su quelle effettivamente necessarie. Oltre a questo la realizzazione di un Centro unico di prenotazione (CUP) è l’unica strada possibile per una gestione trasparente delle prenotazioni con l’obiettivo di ridurre le liste d’attesa che oggi costringono le persone a pagare per essere curate in tempi ragionevoli.” Aggiunge Davide Casati
“Le liste di attesa non è un problema iniziato ieri, o l’altro ieri; la carenza dei medici ormai è pesante ma è iniziata anni fa, l’assistenza domiciliare e è quasi a zero ed è così da 25 anni insieme allo scarso sostegno ai servizi per la disabilità. I servizi territoriali continuano ad essere così da un sacco di anni, la destra in più di 25 anni non ha mai dato delle risposte. Bisogna cambiare il modo in cui si programma il sistema sociosanitario e il modo in cui si conferiscono i fondi. Priorità alle strutture pubbliche”. Aggiunge il presidente della III Commissione in Regione Carlo Borghetti.