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“I due anni di pandemia hanno fatto esplodere un problema già esistente e che come opposizione da tempo segnalavamo – prosegue il consigliere regionale Jacopo Scandella -, in primis la scarsità di attenzione e risorse regionali dedicate alla medicina territoriale. Invece che prendere atto della necessità di cambiamento, l’assessore Moratti negli scorsi giorni ha derubricato questi problemi a semplici ‘questioni organizzative’ imputabili alle poche ore di lavoro dei medici di base. E’ arrivato il momento di chiedere con forza un intervento concreto della regione, anche coinvolgendo direttamente i cittadini attraverso la raccolta firme”.
“Diventa indispensabile proseguire sull’aumento delle disponibilità di posti per la formazione dei medici di medicina generale come avvenuto quest’anno con 832 borse, anche grazie alle risorse del PNRR – dichiara Elena Carnevali, deputata e Capogruppo PD in Commissione Affari Sociali -; è fondamentale inoltre affiancare con la presenza di un tutor i medici in formazione che superano il concorso per l’assegnazione degli ambiti, così da poter aumentare il numero dei loro assistiti. Medici di medicina generale e pediatri di libera scelta sono centrali anche per le Case di Comunità, nelle quali insieme agli altri professionisti queste figure sapranno garantire una più efficiente ed efficace presa in carico dei pazienti e continuità assistenziale”.Tra le azioni più urgenti indicate dal PD c’è la sostituzione immediata dei medici mancanti anche da professionisti che, pur non avendo la specializzazione, hanno però maturato una significativa esperienza (ad esempio in ospedale o con le USCA).Per quanto riguarda invece le azioni strutturali, i dem chiedono di aumentare le borse di studio per la formazione dei Medici di Base, con importo equiparato a quelle di specializzazione ospedaliera; fondamentale anche una miglior pianificazione territoriale, con incentivi ai medici che scelgono di esercitare in ambiti carenti o territori complessi e una più tempestiva sostituzione dei medici in prossimità di pensione, così da non lasciare scoperti centinaia di quartieri e Comuni. Tre le richieste alla Regione c’è anche quella di mettere a disposizione dei Medici spazi pubblici inutilizzati e bonus finalizzati all’assunzione di personale infermieristico e di segreteria.
Le procedure di scelta e revoca del medico, infine, vanno semplificate, anche attivando convenzioni con le farmacie e gli uffici postali, così da venire incontro alle esigenze dei cittadini più anziani e meno avvezzi all’utilizzo delle procedure on line. Anche il carico di lavoro burocratico amministrativo che grava sulle spalle dei medici di base va snellito, recuperando ore di lavoro da dedicare alla cura dei pazienti.“I numerosi pensionamenti richiesti dopo la pandemia, per eccessivo carico di lavoro o per sopraggiunti limiti di età, rendono ancora più urgente l’intervento della Regione – spiegano Francesca Riccardi, Presidente dell’Assemblea cittadina del PD e il segretario cittadino Roberto Mazzetti – ; la carenza dei medici di base è molto sentita in diversi quartieri della città come Città Alta e siamo soddisfatti che il PD a livello provinciale abbia raccolto la sollecitazione della città ad impegnarsi su questo fronte”.
Le firme saranno raccolte presso i gazebo democratici e nelle sedi del PD in provincia.
Qui i numeri dei medici di base in Lombardia.Qui il fac simile di un modulo con i punti che si chiede ai cittadini di sottoscrivere.