Feste de L’Unità, ripensiamole in sicurezza
Le tradizionali Feste dell’Unità che ogni anno, a partire dal mese di maggio e fino ai primi di settembre, animavano con dibattiti, iniziative e ristorazione la nostra provincia coinvolgendo migliaia di persone quest’anno, a causa delle norme in vigore che vietano gli assembramenti, subiranno inevitabili modifiche.
Nel 2019 in provincia di Bergamo la nostra comunità democratica aveva organizzato 19 feste, ma è “Impossibile organizzarle tutte anche quest’anno – spiega il segretario provinciale del PD Davide Casati – . Gli appuntamenti da maggio a luglio sono stati cancellati a causa del COVID-19, ma non ci fermiamo: siamo al lavoro per mettere a punto proposte di momenti di condivisione e amicizia nei mesi successivi, e nel massimo rispetto delle norme per la tutela della salute pubblica”.
“La situazione epidemiologica cambia di settimana in settimana – aggiunge il responsabile dell’organizzazione Feste dell’Unità Daniele Fugini -. Al momento ci stiamo confrontando per le zone dell’Alto Sebino e dell’Hinterland sud dalminese, ma il format è tutto in divenire. La voglia di incontrarsi e condividere è tanta, soprattutto per la nostra comunità che è abituata a ritrovarsi e stare insieme, ma il periodo delicato vieta ogni leggerezza”.
Stiamo studiano quindi una forma più ‘soft’ di Feste: niente balli e musica dal vivo, con una ristorazione più light ma senza rinunciare ai dibattiti e agli approfondimenti. Rimandato al prossimo anno anche il debutto della Festa de L’Unità di Zogno, la cui prima edizione organizzata dalla zona Valle Brembana era stata programmata per luglio.
Nel frattempo, attraverso un maxi cartellone di 6 metri per 3 al Rondò delle Valli solitamente dedicato alla promozione della Festa dell’Unità di Scanzorosciate, i circoli del PD della zona lanciano un messaggio di incoraggiamento ai bergamaschi: “Torneremo più grandi di prima, più uniti di sempre”.