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Il lavoro al centro dell’iniziativa politica del PD

Il Tavolo lavoro & Impresa del PD provinciale ha elaborato il seguente documento di proposte per superare la crisi: partecipazione, semplificazione, valorizzazione dei territori e nuove opportunità sono le parole d’ordine. E politiche attive per la formazione e riqualificazione, per il rilancio del rapporto fra mondo della formazione e dell’istruzione e le imprese. Qui di seguito, il testo integrale del documento. Per fronteggiare la crisi abbiamo dispiegato il più vasto apparato di tutele passive che si sia mai visto nel nostro paese. È stato giusto. Ora è il momento di lanciare il più vasto programma per promuovere il lavoro che si sia mai visto e che chiami tutte le migliori forze del paese a contribuire. In autunno potremmo avere qualche milione di persone che perde il lavoro che si assommerà a quanti non hanno avuto possibilità di accedere dall’inizio della crisi. Le imprese hanno inevitabilmente lo sguardo corto concentrato, la maggior parte di loro, sulla sopravvivenza e sulla definizione di nuove strategie. Il Governo si appresta a raccogliere le proposte della Task force, coordinata da Vittorio Colao, che potranno, ci auguriamo, disegnare priorità di investimento e linee di azione per aiutare il rilancio del paese. A questo piano deve affiancarsi una iniziativa per il lavoro, per le politiche attive, per la formazione e riqualificazione, per il rilancio del rapporto fra mondo della formazione e dell’istruzione e le imprese, per non consegnare chi è senza lavoro (donne e giovani in particolare) ad un futuro di esclusione reale di assistenzialismo. Soltanto il Partito Democratico ha la storia e le competenze per promuoverlo. Il Tavolo Lavoro del Partito Democratico di Bergamo ha, in questi mesi, lavorato su proposte che riprendiamo e integriamo a supporto della discussione della Direzione del Partito.
  1. Il territorio. Deve essere investito di responsabilità, a partire dai Sindaci delle città capoluogo, sia per individuare e gestire al meglio investimenti rapidamente cantierabili (molti già finanziati) nel campo delle infrastrutture per la mobilità sostenibile, della qualificazione delle scuole, per la creazione di una rete di luoghi digitalizzati per l’apprendimento ed il lavoro diffuso, per la diffusione della connessione veloce. Il territorio deve diventare protagonista anche promuovendo:
  • Interventi concreti per favorire la rimozione delle cause che hanno originato le condizioni di disoccupazione, calibrate in funzione dei bisogni che lo riguardano.
  • Patti per il lavoro (buono) che vedano impegnate le forze produttive e le rappresentanze sindacali
  • Un nuovo modello di welfare diffuso
  • Un nuovo rapporto fra imprese e istruzione e formazione per garantire ai giovani una formazione da cittadini e da competenti.
  1. La partecipazione. È il momento di rilanciare un grande piano nazionale per le politiche attive e la formazione per essere pronti a gestire e non subire quanto potrà accadere con la fine del blocco dei licenziamenti e con gli effetti della crisi. Proponiamo che il PD:
    • Promuova la convocazione degli Stati Generali del Lavoro per un grande patto nazionale per le politiche attive e la formazione, collegato al Piano Colao, che mobiliti proposte e idee, coinvolgendo Regioni, Anpal, Agenzie Private, Terzo settore, organizzazioni sindacali e rappresentanze delle imprese.
    • Promuova la partecipazione dei lavoratori agli utili di impresa per realizzare un diverso rapporto fra strategie di sviluppo, incremento della produttività, diffusione dell’innovazione.
  2. La semplificazione. Abbiamo visto che molte delle risorse stanziate hanno fatto fatica ad arrivare alle imprese, ai lavoratori, alle persone prive di lavoro. Il lavoro sulla semplificazione delle procedure e degli strumenti di politica del lavoro è un passaggio essenziale per la gestione di fenomeni che nel mondo del lavoro sono con evidenza sempre più ricorrenti. Alcune proposte che avanziamo sono:
    • Semplificare, generalizzare, unificare gli strumenti di tutela passiva in continuità o in assenza di lavoro
    • Utilizzare le tecnologie digitali per semplificare e rendere certi di processi (tecnologie come la Blockchain ad esempio)
    • Rendere riconoscibili e valorizzabili tutti gli apprendimenti e tutte le competenze acquisite nella vita
    • Facilitare la gestione flessibile del tempo e dell’organizzazione del lavoro.
  3. Le opportunità. Questa crisi rischia di avere un effetto drastico sulla partecipazione al lavoro delle donne (consegnate al part time e al lavoro da casa involontario) e dei giovani (con perdita di opportunità di ingresso nel lavoro e svalorizzazione della formazione scolastica “costretta” alla didattica a distanza non come opportunità, ma come vincolo organizzativo. Le proposte che facciamo sono:
    • Presidio permanente per la lotta alle diseguaglianze nel lavoro
    • Creazione di centri di eccellenza per l’utilizzo delle tecnologie digitali nell’apprendimento e la formazione degli insegnanti e degli educatori in genere
  Bergamo, 3 Giugno 2020 a cura del Tavolo lavoro & Impresa del PD provinciale
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Partito Democratico Bergamo
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