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Dalla Parte dei più piccoli, il Piano Infanzia per ripartire

20/05/2020   diritti , famiglie
“La ripartenza avvenga proprio dalle bambine e dai bambini, dalle ragazze e dai ragazzi”, ha detto il segretario del partito Nicola Zingaretti. Queste settimane di restrizioni in molti casi hanno aumentato le diseguaglianze: molti bambini e giovani vivono in piccole case, un terzo di loro non ha a casa un pc e quindi non ha avuto la possibilità di accedere alla didattica a distanza.

Inoltre, ha aggiunto Zingaretti, “Si sono aggravate alcune situazioni di disagio, di violenza, di povertà economica e educativa che colpiscono tanti bambini, da cui si deve ripartire perché il loro benessere, la loro salute e il loro diritto ad un’educazione di qualità è per noi la sfida più grande da vincere nei prossimi giorni”.

Ecco quindi il Piano Infanzia del PD, che in parte ha già trovato alcune risposte nel Decreto Rilancio, e che rappresenta la base degli emendamenti che i dem presenteranno in Parlamento al decreto.

Non solo centri estivi: i progetti educativi sperimentali


Il Pd propone di attivare da subito progetti educativi sperimentali territoriali rivolti ai più piccoli all’interno di una cornice nazionale, sulla base di progetti locali costruiti con i Comuni e i soggetti del Terzo settore e con il sostegno delle Regioni, mettendo a disposizione di questi soggetti spazi, anche strutture scolastiche, risorse e personale per le attività educative e di cura; nel caso dei centri estivi è necessario lo sviluppo di un programma che preveda piccoli gruppi, con un costante monitoraggio dello stato di salute con test sierologici e misurazione della temperatura per chi si occuperà di loro. In particolare va rafforzato il sistema integrato di educazione e istruzione nella fascia “zero-sei”, promuovendo alleanze pedagogiche più strutturate sui territori, potenziando l’offerta formativa e la messa in rete a livello locale dei servizi socio-educativi e socio- assistenziali.

Superare il digital divide


Altro obiettivo è assicurare a tutti i bambini e i ragazzi l’accesso agli strumenti digitali sia a scuola che all’interno delle famiglie, con un’offerta educativa e formativa digitale dedicata.

Inclusione


Per il Pd è poi fondamentale potenziare i servizi educativi e scolastici necessari a garantire maggiore inclusione e supporto a bambini e ragazzi disabili o appartenenti alle fasce più deboli della popolazione, con azioni specifiche per bambini allontanati dalle famiglie, minori in famiglie affidatarie o in carcere, bambini vittime di violenza o in condizioni di disagio economico e sociale.

Assegno unico per i figli  e congedi parentali flessibili


I dem puntano inoltre all’approvazione della loro proposta di legge per l’assegno unico e la dote unica per i figli e propongono di estendere lo strumento dei “bonus baby sitting” consentendone l’utilizzo anche per il pagamento di altri servizi educativi, asili nido, accesso ai centri estivi. Inoltre promuovono congedi parentali per tutto il periodo dell’emergenza a ciascuno dei genitori prevedendo misure di premialità al fine dell’utilizzo di entrambi i genitori in via alternativa e consentendo la fruizione anche con modalità “a ore”, per garantire la massima flessibilità.

Favorire lo smart working


Il Pd punta a una maggiore flessibilità anche nell’organizzazione del lavoro, innanzitutto incentivando lo smart working attraverso parziali sgravi contributivi e il finanziamento delle spese per acquisto del necessario materiale lavorativo e prevedendo anche forme di part-time in alternativa alla presenza. Più elasticità anche riguardo ai tempi, consentendo attraverso contratti collettivi orari diversi di entrata e di uscita dal lavoro e la cessione solidale di ferie e permessi fra colleghi, favorendo la fruizione delle ferie e dei permessi maturati (sgravi contributivi per le imprese e una maggiorazione ai fini previdenziali per il lavoratore da calcolarsi sull’assegno pensionistico oppure ai fini della maturazione dell’anzianità contributiva) e del part time reversibile.
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Partito Democratico Bergamo
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