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“L’obiettivo è spostare il più possibile il trasporto delle persone e delle merci dalla gomma al ferro per diminuire inquinamento, congestione e incidenti, a vantaggio della salute e della qualità della vita dei cittadini – prosegue Casati – . La vera sfida del trasporto pubblico si giocherà nelle aree periferiche più che nelle città dove l’offerta è già molto buona e continuerà a migliorare”.
Come possiamo fare per rispondere in modo efficace alla domanda di trasporto pubblico nelle aree suburbane a bassa densità e nelle valli?
“Innanzitutto serve un grande piano di manutenzione e di piccole opere che possano aiutare i cittadini a soddisfare il diritto alla mobilità come previsto dall’art. 16 della nostra Costituzione – spiega Elio Moschini, che nella segreteria provinciale ha la delega alle Infrastrutture -. Poi dobbiamo lavorare su altri aspetti. Primo tra tutti, il potenziamento dei parcheggi di interscambio, che consentono di ridurre il numero di auto che quotidianamente entrano in città, favorendo l’accesso al servizio di trasporti che collegano gli stessi al centro cittadino”.
Secondo, il potenziamento e l’estensione della rete tramviaria e ferroviaria che a Bergamo stiamo già facendo: con la recente conferma da parte della Ministra dei Traporti e Infrastrutture Paola De Micheli del finanziamento ministeriale, infatti, prenderà corpo la realizzazione della seconda linea della TEB verso la Valle Brembana, con il collegamento della citta di Bergamo all’aeroporto di Orio e con il raddoppio della linea ferroviaria Ponte-Montello”.“Ma questo non basterà – prosegue Moschini – la partita sui dati e sulle sulle nuove tecnologie sarà determinante e il PD deve stare sul pezzo dell’innovazione tecnologica, per garantire una mobilità a misura di cittadino e a basso impatto ambientale nelle arre periferiche. I mini bus elettrici a guida autonoma, ad esempio, saranno una grande opportunità: inquinano meno, costano meno e offrono lo stesso servizio”.