La resilienza è un concetto relativamente nuovo e strategico per le città del futuro e rappresenta una delle strade da percorrere per centrare l’obiettivo dello sviluppo sostenibile. Il Partito Democratico Provinciale in collaborazione con il Circolo 1 di Bergamo organizza un seminario – rivolto in special modo ad amministratori pubblici e tecnici ma aperto a tutti i cittadini interessati – per confrontarsi sulle buone pratiche realizzate o in programma e mettere a punto nuove linee per il futuro, con un’attenzione particolare rispetto alla progettazione e ai fondi dell’Unione Europea.

“Vogliamo comprendere gli impatti dei mutamenti climatici sugli ambienti urbani e le possibili azioni per fronteggiarli – spiega il segretario provinciale Davide Casati -. Gli amministratori e sono chiamati ad una grande sfida, che è quella di rendere concreti i principi di sostenibilità ed efficientamento, non solo a livello urbanistico ma anche come servizi per i cittadini”.

“Le città oggi sono attori importanti nello scenario globale ma devono cambiare forma – dice Roberto Mazzetti, segretario cittadino – e mettere a punto politiche di equilibrio tra sviluppo e sostenibilità. Il 70% delle emissioni a livello globale è riconducibile alle città, dobbiamo correggere la rotta puntando all’azzeramento del consumo di suolo, recuperando aree dismesse e riducendo la dipendenza dalle fonti energetiche più inquinanti”.

Coordinerà l’incontro Leyla Ciagà, ricercatrice del Politecnico di Milano e chiuderà l’evento Matilde Adele Tura, responsabile Politiche ambientali e sanità PD del Partito Democratico.

In occasione di questa giornata, il PD propone la sperimentazione degli Open Badges, una risposta digitale ed innovativa alla domanda di mantenere traccia, in un backup virtuale personale, di tutti i momenti di apprendimento formali (quelli che ci permettono di ottenere una certificazione), sia soprattutto di natura informale e non formale (esperienze, gruppi di progetto, seminari che non danno luogo a certificazioni).