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Addio a Roberto Bruni, Bergamo piange il suo sindaco galantuomo

Si è spento a 70 anni Roberto Bruni, dopo aver combattuto a lungo con coraggio e determinazione la malattia. Avvocato penalista, già sindaco di Bergamo dal 2004 al 2009, consigliere regionale per la lista civica di Umberto Ambrosoli, e infine Presidente Sacbo, Roberto Bruni è stato per molti di noi un maestro e un punto di riferimento importante. E mentre la ‘sua’ Bergamo lo piange, noi vogliamo ricordarlo attraverso le parole di chi l’ha conosciuto da vicino.  

“Era un amico, schietto, leale. Un punto di riferimento importante nella vita. È come sentirsi un po’ orfani”.

Elena Carnevali

Ognuno di noi è un po’ le persone che incontra e Roberto Bruni ha lasciato un segno indelebile nell’intimo di tanti e nella storia della nostra città. Se ne è andato un sindaco galantuomo. Amato dalla sua città, principe del Foro, di rara qualità e sensibilità umana, integralità morale, di finissima riflessione politica e sociale. Un pensiero lucido che osservava la “stranezza” dei tempi moderni e la sua evoluzione, incredulo li ispezionava e li contrastava con il suo garbo e la sua fermezza. Socialista, progressista riformista e un po’ “tradizionale” nello stesso tempo. Un lord, con quel sorriso ed i suoi luminosi occhi. Di lui la signorilità sia dei modi che nelle relazioni umane, ironico, sempre rispettoso mai saccente pur carico di un bagaglio culturale profondo, professionale e politico, capace di coltivare e far crescere le persone che gli stavano accanto e di dote – spesso infrequente – della riconoscenza. Laico, avvocato penalista e garantista, sostenitore della garanzia del diritto alla difesa e dei diritti umani, degli ultimi, tra i fondatori di Carcere e Territorio, l’impegno nelle Camere penali. Antifascista, con la politica come passione di sempre, nella militanza politica nel PSI e poi SDI e nell’impegno civico tra lista Bruni e poi con il sostegno forte alla candidatura di Ambrosoli ed infine nel Partito Democratico. Inscindibile dalla sua amata ed inseparabile Maria Teresa, una delle coppie più belle, con Chicca e Baby di cui non nascondeva mai il suo l’orgoglio. A loro l’abbraccio più caldo ed affettuoso, perché ora dovranno essere forti. Il ricordo da segretaria cittadinanza dei DS quando con la coalizione ci inventammo l’esordio di una specie di “primarie“ (che allora non esistevano) per arrivare poi alla sua candidatura. La vittoria nel 2004. Con lui gli anni più belli ed intensi (anche nelle turbolenze) del suo mandato da Sindaco, la mia forgiatura politica e amministrativa, l’amicizia cresciuta sempre di più negli anni. La scelta nel 2009 di rimanere in consiglio comunale da capogruppo di minoranza della sua lista ed io per il PD. Tutta la sua signorilità anche qui. Ci ricorderemo i suoi interventi in aula Consigliare. Il viaggio da sindaco insieme a Cochabamba per il gemellaggio con Bergamo rimane per me uno tra i ricordi più indelebili di chiacchierate che scalfirono la sua riservatezza. Lui che si fidava e si affidava ai suoi assessori, ti lasciava briglie sciolte con la “vigilanza“ ed uno scrupolo che lo portava a leggere ogni determina e delibera che fosse (sempre preso in giro dal suo capo di gabinetto Crivelli). L’amicizia indissolubile con Paolo Crivelli e le discussioni tra noi sulla politica nazionale o locale che fosse. Gli amarcord dei tempi dei “socialisti“ e l’evoluzione della politica riempivano a volte le cene. Ho pensato molte volte qui alla Camera che quel pugno di voti mancati per la sua elezione da parlamentare rimane un grande rammarico perché avrebbe fatto crescere il tasso di competenza nelle aule parlamentari e nel diritto. Avrebbe voluto esserci all’ultima direzione del PD pochi giorni fa perché voleva dire la sua, su questa strana e necessaria impresa di governo. Anche la sua iscrizione al PD è avvenuta perché convinto che nei momenti di difficoltà anche di un partito bisognasse esserci. È un’assenza incolmabile ed un dolore profondo e sordo, non solo perché gli abbiamo voluto bene ma perché credo che con lui se ne va un modo ed uno stile anche nel “fare politica”. Un amico, schietto, leale. Un punto di riferimento importante nella vita. È come sentirsi un po’ orfani. Ma il suo senso civico e politico rimaranno un segno imperituro nella storia della nostra città. A noi il compito di far rivivere l’eredità di Roberto Bruni. Mancherai…  

“Se ne va un uomo perbene e gentile, un modello di garbo e correttezza”

Antonio Misiani

È difficile trovare parole appropriate per ricordare Roberto Bruni. Lo conoscevo da tantissimi anni, ho avuto il privilegio di frequentarlo e l’onore di lavorare con lui. Roberto è stata una personalità di grande rilievo nella città di Bergamo: un eccellente avvocato, un politico appassionato, socialista da sempre. Un grande sindaco, amato e rispettato, poi consigliere regionale, da ultimo presidente della società aeroportuale bergamasca. Soprattutto, è stato un uomo perbene e gentile, un modello di garbo e correttezza. Sono stato suo assessore per due anni: condividere con Roberto la sfida del governo della città di Bergamo è stata una delle esperienze più belle del mio percorso politico e amministrativo. Roberto ha potuto contare su una famiglia splendida. Maria Teresa, il grande amore della sua vita. Barbara e Federica, le due (adorate) figlie. A loro va il mio pensiero e un grande abbraccio. Che la terra ti sia lieve, Roberto.  

“Ti abbiamo voluto bene, te ne vorremo sempre”

Maurizio Martina, deputato Ciao Roberto, amico e maestro di buona politica. Ora voglio ricordarti così: felice, commosso e orgoglioso, come quella sera di giugno del lontano 2004 quando sei diventato Sindaco della nostra Bergamo e in tanti ci siamo ritrovati a gioire con te. Ti abbiamo voluto tanto bene. Te ne vorremo sempre.  

“Era il rigoroso rappresentante di un territorio come quello bergamasco che ha sempre amato”

Fabio Pizzul

“La scomparsa di Roberto Bruni è una gravissima perdita per la comunità bergamasca e per l’intera Lombardia. Abbiamo conosciuto l’avvocato Bruni come grande professionista, come apprezzato amministratore locale e come competente e rigoroso consigliere regionale. Un uomo di grande valore e grandi valori.

Di lui ricordiamo la grande competenza giuridica, il rigore nell’interpretare tutto ciò che aveva a che fare con i diritti civili e sociali, l’umanità, che sapeva esprimere anche all’interno delle istituzioni, proponendosi come un servitore concreto e preciso. Lo abbiamo conosciuto anche come esperto di temi legati all’autonomia e come competente interprete dei processi legislativi, cui era particolarmente appassionato. Soprattutto, era il rigoroso rappresentante di un territorio come quello bergamasco che ha sempre amato e portato all’interno dei suoi diversi impegni civili e istituzionali.

Alla famiglia Bruni tutto il nostro cordoglio, con la consapevolezza che quanto seminato da Roberto durante la sua esperienza professionale e politica saprà continuare a produrre effetti positivi per la comunità bergamasca e l’intera Lombardia”.

Partito Democratico Bergamo
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