L’apertura del percorso ciclo-pedonale sul Ponte S. Michele di Calusco è sicuramente un’opportunità per recuperare funzionalità, viaggiatori ed efficienza per questa linea, “disastrata” dalla cattiva gestione dell’emergenza; “Oggi pero’ i pendolari della Bergamo-Milano via Carnate – spiegano il segretario provinciale del PD
Davide Casati e il coordinatore di zona dell’Isola Angelo Beretta – chiedono di ottimizzare i collegamenti tra le due stazioni in modo da risparmiare e denaro”.
“La transitabilità ciclopedonale del ponte a questo punto – proseguono – consentirebbe di rimpiazzare i bus che oggi collegano tra loro le stazioni RFI di Calusco (BG) e Paderno (LC) attraverso il passaggio da Brivio, con navette che dalle due stazioni raggiungano direttamente, senza fermate intermedie, le testate del Ponte di San Michele. Questo implicherebbe un dimezzamento dei tempi di percorrenza tra le due stazioni, che oggi va dai 40 ai 60 minuti, oltre ad una drastica riduzione degli abituali imprevisti e anche dei costi per il servizio dei bus impegnati”.
In questo modo, stimano i pendolari, I tempi per andare da Bergamo a Milano via Carnate (e viceversa) si ridurrebbero ad 1 ora e 25 minuti. E risultati ancora migliori si potrebbero ottenere se Trenord rimodulasse gli orari e introducesse qui i nuovi treni ad accelerazione e frenata più performanti.
“Una persona di buon senso – attacca Pierluigi Toccagni, referente dell’Isola per i trasporti – non riesce a capire perché la Regione voglia invece continuare a far viaggiare i bus via Brivio, semivuoti, e spendere altri 400.000 euro (pagati dallo Stato) per collegare le stazioni al Ponte con linee urbane di Calusco e Paderno con fermate intermedie: aumenterebbero i costi, senza alcun vantaggio per i pendolari. Né si capisce perché non si sia detto ai responsabili del Cantiere che, a dicembre 2019, quando dovrebbe ripristinarsi il traffico automobilistico sul Ponte, debbano comunque essere garantiti in sicurezza i transiti ciclopedonali come oggi”.
“Non passa certo inosservato, inoltre – conclude Toccagni – il silenzio dell’Assessore regionale Terzi rispetto alla prospettiva del “nuovo ponte ferroviario sull’Adda”, cui ha accennato l’ingegner Gentile, con annessa previsione di inserimento nel contratto di servizio RFI-Governo di ben 4 diverse ipotesi di realizzazione. E’ chiaro che l’attuale giunta lombarda non ha alcuna idea di riqualificare il sistema ferroviario regionale”.